Abbazia di Crapolla

Regione: Campania

Il Luogo, La Storia, L'Azienda

Penisola Sorrentina, Monti Lattari: dove secoli fa monaci benedettini costruirono una Grancia (letteralmente "granaio") cioè una fattoria afferente, entro un giorno di cammino, all'Abbazia di Crapolla, i cui resti consumati dal tempo s'intravedono tutt'oggi ai bordi del fiordo omonimo, Fulvio Alifano, medico, e Peppe Puttini, velista-imprenditore (con le compagne d'avventura Piera ed Arianna), appassionati del luogo e del piacere vivifico dei grandi vini, nel 2008 impiantano 10.000 nuove viti su una piana di sabbia da disgregamento calcareo e da lapilli derivanti dalle eruzioni del Vesuvio.

Siamo a metà strada tra cielo e mare: a 300 mt di altitudine, su un golfo tra i più famosi al mondo, alle pendici del Monte Faito e con alle spalle il Vesuvio, il vulcano per eccellenza: qui Fiano, Falnghina, uva Sabato (autoctona su piede franco), Moscato e incredibilmente, Pinot Noir, secondo un'intuizione di Arturo Erbaggio collaboratore in vigna e in cantina, sono allevate a spalliera con potatura a Guyot.

I due ettari vitati con densità di 8000 ceppi/ha godono di un terroir assolutamente irripetibile altrove: altitudine, irraggiamento e influenza marina qui donano ai terreni una perfetta umidità controllata consentendo processi maturativi per Fiano e Falanghina più lenti rispetto alle corrispondenti "cugine" coltivate in Irpinia; di qui la notevole acidità, i sentori minerali e le preziosità fruttate divenute marchio di fabbrica in Abbazia di Crapolla, il cui concept, legato alle piccole dimensioni aziendali, si avvale di un'attenzione minuziosa in ogni fase della filiera, interamente gestita. La tecnologia, all'avanguardia, è entrata dove è stato possibile, data la struttura dei luoghi: parlare qui di arte enoica "eroica" non è quindi... fuori luogo.

I prodotti di questo marchio

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